LA SAGA DELLA CORONA
Parte 3: GAMBIT & FORZUTO
di
FABIO VOLINO
Fogne di New York.
C'è una famosa teoria che afferma che nelle viscere della Terra si annidi un altro mondo, ci siano altre civiltà. Come è vero. Provate a fare un insolito tour: chissà, è praticamente certo che vi imbattiate nel regno dell' Uomo Talpa (a meno che non sia sull' Isola dei Mostri), più difficilmente troverete il regno della regina Kala (ex consorte del suddetto, il loro era proprio un matrimonio nato su fragili fondamenta). Ma se continuate ad aggirarvi per le fogne, potreste incappare in un popolo che, nonostante sia stato fortemente decimato, ancora continua ad affermare la propria identità. Loro sono i Morlock e più che mostri sono degli incompresi: a guidarli c'è Callisto, leader determinata che farebbe di tutto per salvarli, per far sì che non venga fatto loro alcun male. Proprio di tutto.
Hotel Excelsior.
"Contessa De La Spirosa, finalmente ho delle notizie sull'
artefatto" dice un uomo.
"Ci avete impiegato troppo tempo!" sbotta lei
"Quell' oggetto è troppo importante per me, devo ritrovarlo al più
presto".
"Secondo le nostre indagini, c'è stato un conflitto per il suo
possesso tra l' essere noto come Sub-Mariner ed un altro sconosciuto, al termine
del quale l' artefatto è caduto in un tombino".
"Nelle fogne della città!"
esclama la donna "Potrebbe trovarsi ovunque, ma questo non vuol dire che rinunci
alla caccia. Trovate qualcuno che mi riporti indietro la
Corona".
"Chi?".
"Chiunque! Ci sono tanti mercenari pronti a ricevere un
sostanzioso assegno: Internet ne è pieno. Scegline uno e che sia il migliore. Un
tempo ero io che andavo alla ricerca di persone del genere, dunque non dovrebbe
essere troppo difficile trovare la persona adatta".
Fogne di New York.
"Che fetore" pensa Gambit "Indegno di uno come me: ma farei di
tutto per riprendere il mio bottino. È come se mi stesse chiamando a sé, come se
mi stesse indicando la strada. Sento di essere legato a quella Corona, deve
essere mia a tutti i costi".
Remy LeBeau pensa a queste cose per non dover
tornare ad alcuni, tragici giorni del suo passato vissuti da queste parti.
Giorni che però non riesce a dimenticare, e come potrebbe? Ancora oggi si
risveglia in piena notte, ansimando, dopo aver fatto terribili incubi in cui le
sue mani appaiono piene di sangue. Sangue innocente.
Improvvisamente qualcuno
si para sulla sua strada, qualcuno di imponente.
"Chi…" inizia il ladro
gentiluomo "Oh, Carusella".
"Carosella, LeBeau. Anche se ci siamo incontrati
solo un paio di volte finora, devi ammettere che sono difficile da
dimenticare".
"Decisamente… con tutta quella stazza. Ma ora lasciami
passare".
"No, non posso".
Gambit estrae le sue carte. "Non costringermi
ad usare le maniere forti".
"Potrei dire altrettanto. Non ti vedo pienamente
in te, LeBeau. Quell' esperienza con Arcade deve averti segnato più di quanto tu
voglia ammettere".
"Non dire stupidaggini. Ho affrontato la Covata, la
Phalanx, Magneto ed il Re delle Ombre: niente mi fa più paura".
"Allora
torniamo all' istituto Xavier, c'è gente che ti aspetta lì".
"Peccato che io
non voglia far loro visita".
Detto questo, Gambit lancia un paio di carte
verso l' alto: colpiscono con precisione una porzione di soffitto che cade
contro Forzuto. Costui non riesce ad evitarla, ma per lui è poi facile liberarsi
dalle macerie. Tuttavia Remy LeBeau ne ha approfittato per scappare via.
"Ah,
quel ragazzaccio" pensa Guido Carosella.
Dimora del Mago Supremo.
"C'è ancora qualche particolare che mi sfugge, ne sono certo"
dichiara il Dr. Strange "Penso che se uniamo le nostre forze possiamo scoprire
la verità".
"Per me va bene" afferma Rintrah "Intende fare una comunione
mentale come fece una volta con l' Antico per individuare
Eternità?".
"Qualcosa del genere. Diverremo come una sola cosa e squarceremo
il velo della falsità".
I due maghi si siedono, ginocchia incrociate e
sguardi fissi, fumi mistici che circondano le loro figure. Poi le loro forme
astrali si separano dai loro corpi e oltrepassano il confine della realtà per
entrare in mondi ignoti ed affascinanti. Qui perdono la loro individualità e si
fondono per assumere un aspetto a metà tra quello di Strange e di Rintrah.
Vedono di nuovo davanti a loro la Corona del Serpente, di una grandezza
impressionante, poi essa però si scinde e le Corone diventano due. Poi c'è un'
altra scissione e diventano quattro. Sebbene uguali nell' aspetto si intuisce
che ognuna rappresenta un potere diverso ed una volta che tutto questo potere
verrà radunato…
La visione termina e gli io astrali di Strange e Rintrah
tornano ai loro corpi. "Dunque è così" dice l' uomo "Ci sono quattro Corone in
giro ed ognuna incarna una forza differente. La prima era quella rappresentata
dagli atlantidei… ma le altre?".
"E soprattutto" aggiunge Rintrah "C'è una
qualche simbologia a loro associata? Se troviamo la risposta allora tutto ci
sarà chiaro".
Fogne di New York.
Gambit continua ad aggirarsi per questi stretti spazi, seguendo
un sentiero presente solo nella sua mente. Improvvisamente però avverte un
cambiamento, sente la presenza di altre persone. Di molte persone. Subito dopo
un essere dalle fattezze mostruose lo attacca, ma Remy se ne sbarazza con
estrema facilità. Capisce subito chi è, come potrebbe non riconoscere gli esseri
che lo perseguitano anche nei suoi sogni?
"Davvero non mi aspettavo che tu
avessi il coraggio di venire fin qui, Gambit" dice in quel momento Callisto
comparendo "Proprio tu che hai causato la rovina della nostra razza". Sulla sua
testa, risplendente di una sinistra luce verde, c'è la Corona del
Serpente.
"Oh, cherie, non lo avrei mai fatto se non avessi un bottino da
prelevare".
"E credi che noi ti permetteremo di fare nuovamente del male a
noi Morlock?" tuona in quel momento un nuovo arrivato, Masque. Subito attorno a
lui si radunano decine di suoi simili.
"Certo che per essere una razza in via
di estinzione siete decisamente numerosi" ironizza Gambit. Ma nemmeno lui riesce
ad alleviare il peso che grava sulla sua anima: rivede quei terribili giorni. I
Marauders e Sabretooth che massacrano centinaia di Morlock. Ed a portarli nei
luoghi giusti, ad indicare inconsapevolmente loro come colpire, è stato proprio
Remy LeBeau. Il tutto per colpa di Sinistro, quel criminale che in nome della
genetica si ritiene in dovere di dover compiere ogni tipo di pulizia etnica.
Quanto Gambit capì di essere stato ingannato salvò quanti più Morlock possibile,
tra cui anche la futura Marrow, ma è stata solo una goccia nel
mare.
Sorprendendo il cajun, Callisto compie un balzo in avanti e lo centra
al volto con un calcio. Gambit riesce ad incassare il colpo ed estrae la sua
staffa: nei secondi successivi riesce a parare tutti i colpi della leader dei
Morlock poi, approfittando di un attimo di respiro, tira fuori le sue carte, le
carica di energia cinetica e le scaglia contro di lei. Il terreno davanti a
Callisto esplode e lei viene sbalzata all' indietro, sbattendo duramente la
testa al suolo: nell' impatto la Corona del Serpente scivola via dalla sua testa
e Gambit si lancia per afferrarla.
"È mia!" grida come un invasato.
Ma
qualcuno non è d' accordo: Masque e gli altri Morlock lo accerchiano, lo
afferrano e gli impediscono di muoversi. Remy LeBeau prova a lottare, a
liberarsi, ma non ci riesce. Poco dopo la mancanza di respiro gli fa perdere i
sensi.
Madripoor.
Grazie ad un binocolo ad infrarossi, Jessica Drew osserva una
roccaforte posta su una piccola altura. Solitaria, lontana dai centri abitati,
con intorno un paesaggio decisamente poco raccomandabile: il luogo ideale per
trattare affari criminali.
"Secondo le nostre informazioni il Mercante d'Armi
si trova lì dentro" le dice la sua collega Lindsay McCabe.
"Già. E noi non
vogliamo che, per provare un cannone energetico, si cancelli inavvertitamente
quest'isola" ribatte Jessica "Dovremo infiltrarci là dentro e capire quali sono
le intenzioni di quel tizio".
"C'è un sentiero che arriva fin lassù
e…".
"Prendilo tu, io adotto il metodo classico".
"Scalerai l'
altura?".
Jessica Drew annuisce. "Posso non avere più i miei poteri, ma so
ancora cavarmela bene".
Fogne di New York.
"Svegliati, Gambit, devi guardare in faccia il tuo destino
finale".
La voce roca di Masque riporta alla realtà il mutante. Legato
strettamente a un palo, è circondato da tutti i Morlock, che lo osservano con
sguardi pieni di odio. Direttamente di fronte a lui c'è Callisto, nella sua mano
un pugnale. Sembra quasi luccicare in questa semioscurità.
"Remy LeBeau" dice
"Hai commesso crimini contro il nostro popolo e per essi sei stato giudicato
colpevole. La pena è la morte e ti verrà immediatamente inflitta".
"Richiedo
una sfida con te".
"Questa regola non si applica agli assassini".
"Io non
ho ucciso nessuno!" sbotta Gambit "Credetemi, se potessi tornare indietro non
farei gli stessi errori. Non avevo capito che i Marauders volessero trucidarvi
e, quando infine ho compreso di essere stato ingannato, ho cercato di salvare
quanti più vostri simili possibile. Chiedetelo a Marrow, lei ve lo
confermerà".
"Sarah non c'entra in questa questione" lo zittisce Callisto "Ed
abbiamo atteso anche troppo a lungo…".
Improvvisamente da dietro qualcuno
carica a testa bassa e travolge i Morlock per andare contro la loro leader.
Costei si volta, ma non riesce ad evitare di essere travolta: per via del
violento impatto la Corona del Serpente scivola via una seconda
volta.
"Spiacente, brutta orba" dice Razorfist "Ma faccio solo quello per cui
sono stato pagato".
Il mercenario si dirige verso il mistico artefatto, ma
sulla sua strada si para Masque, che inizia ad agitare il suo bastone come un
ossesso.
"Non prendermi in giro" dice Razorfist. E con le sue lame, poste
dove dovrebbero esserci le mani, lo ferisce alla spalla. "Se qualcuno prova
ancora ad intralciarmi lo uccido senza pietà".
Qualcuno tuttavia c'è e,
sbucando come dal nulla, lo colpisce al volto con un potente pugno. "Cattivone,
non ti hanno mai insegnato che non si deve giocare con i coltelli?" lo irride
Forzuto.
Madripoor.
Jessica Drew giunge infine in cima all' altura ed osserva il
castello dove dovrà entrare. Sente di avere il fiatone: che stia diventando
troppo vecchia? O forse è la mancanza dei suoi poteri di Donna Ragno che inizia
a farsi sentire? Delle varie eroine o presunte tali che hanno portato questo
alias lei è l' unica a non aver ancora riottenuto i pieni poteri. Non solo per
colpa di Charlotte Witter, ma per altre complicate vicissitudini che l'hanno
vista in passato protagonista (tipo morire in un' altra epoca
storica).
Silenziosamente Jessica si avvicina al castello e nota una finestra
aperta, ad un' altezza per lei accessibile. Compie un balzo e si aggrappa al
bordo, issandosi poi dentro l' edificio. Non c'è nessuno ad attenderla. C'è come
un silenzio innaturale attorno a lei. Si guarda intorno, poi scivola ancora in
avanti, dentro un' altra stanza, anch'essa vuota. Qui però il silenzio scompare
e lascia posto ad alcune flebili voci, che provengono da un' ampia sala situata
alla sinistra di Jessica.
La donna, nella più assoluta assenza di rumori,
cerca di avvicinarsi, ma in quel momento qualcosa fuoriesce dalle ombre e la
travolge. Sente subito una forte presa, inizia a soffocare con dolore.
"So
chi sei, Jessica Drew" dice colui che l'ha catturata "Ma forse tu non conosci
me: sono Elettro-Onda e porrò fine alla tua carriera".
"Speriamo di no, non
sopporterei di morire per la terza volta" pensa l' ex supereroina.
Fogne di New York.
Razorfist prova a rialzarsi, ma Forzuto non intende dargliene
la possibilità. Carica verso di lui e con un pugno lo spedisce contro una
parete, ma il mercenario pare inarrestabile e si rialza. È comunque
sufficientemente lontano per permettere a Guido Carosella di sciogliere Gambit
dai suoi legacci.
"No, sciocco" lo accusa Masque "Hai liberato un
omicida".
"Non è un assassino" ribatte Forzuto "Piuttosto siete voi che
rischiate di diventare degli assassini. LeBeau, puoi…".
Non c'è bisogno di
aggiungere altro. Gambit riprende le sue carte e le lancia contro Razorfist: con
velocità, con spietatezza. Il mercenario viene ripetutamente colpito in più
punti del suo corpo, fino a barcollare pericolosamente sul ciglio di una cascata
fognaria. Gambit allora estrae la sua staffa e lo spedisce di sotto: Razorfist,
trascinato dalla corrente, svanisce alla vista. Strenuamente prova a lottare, ma
la corrente è troppo forte.
Poi il mutante torna al suo obiettivo primario: è
lì, a pochi metri da lui. Ma c'è qualcuno che vuole precederlo: Forzuto, lo
sapeva che non doveva fidarsi di quel traditore! Lancia una carta, che esplode
poco davanti a Carosella costringendolo ad arretrare. Un attimo di esitazione
che permette finalmente a Remy LeBeau di abbrancare la Corona del Serpente ed a
porla sopra la propria testa.
"Alla fine è mia!" trionfa "L' oggetto più
potente e prezioso dell' Universo è mio!".
Forzuto carica a testa bassa verso
il suo compare, che però usa ancora la sua staffa per allontanarlo da sé.
"Gambit, quella Corona ti sta rendendo ciò che non sei. Non lasciare che l'
accusa dei Morlock diventi fondata".
"Di cosa parli, mes amis? Sento dentro
di me un potere eccezionale, quale mai ho posseduto prima d'ora".
"Non è
vero, è solo una illusione".
Le parole di Forzuto distraggono Gambit, che non
si avvede così dell' arrivo alle sue spalle di Callisto. Ma come la leader dei
Morlock lo abbranca alle spalle, LeBeau la scaraventa lontano, contro Masque.
Forzuto tuttavia è riuscito ad avvicinarsi e spinge il cajun contro una parete.
Prima che possa bloccarlo, però, Gambit estrae una carta.
"La faccio
esplodere, giuro che lo faccio".
"Sì, per come sei ora non dubito che lo
farai" ribatte Guido "Prima quella vicenda con Arcade, che ti ha reso più
debole, adesso questa brama per avere la Corona. Questo non sei tu, Gambit, io
conoscevo una persona molto diversa".
Nello sguardo di Remy LeBeau compare un
grande stupore nel sentire queste parole. Sono… vere? E i volti di quei Morlock
che lo stanno fissando… quei volti li conosce bene. Li ha già visti, anni fa,
quando sono stati massacrati dai Marauders. Immagini di quei terribili attimi
passano come veloci fotogrammi nella sua mente e lui grida per l'
angoscia.
"No, no! Questo non sono io! Non sono un assassino, ve lo
giuro!".
"Allora dimostralo!" lo esorta Forzuto.
"N… non ci riesco… non
ci…".
"Sì che puoi farcela, devi solo avere la volontà di farlo".
Il
potere della Corona… i volti dei Morlock… potere… dolore… potere… sofferenza. La
scelta viene compiuta.
Con quello che appare ed è come uno sforzo immane,
Gambit si toglie la Corona del Serpente dalla testa e la scaraventa in aria.
Poi, prima che possa atterrare, le lancia contro alcune carte caricate di
energia. L' esplosione conseguente è devastante e per un istante acceca tutti i
presenti. Quando la luce si dirada, della Corona non c'è più traccia e Gambit è
riverso a terra.
"Presto, prendiamolo" esorta Masque "Ora che è
inerme".
Ma Forzuto si carica sulle spalle Remy LeBeau e lo porta via. "Voi
non farete un bel niente. Ancora non avete capito? Lui non c'entra col vostro
massacro".
"Dillo ai nostri compagni uccisi, mutante".
"Tu cosa dici,
Callisto? Anche tu hai subito l' influsso della Corona del Serpente? Anche tu
hai agito in modo diverso dal solito? Eri in te quando pronunciavi quelle parole
di accusa?".
La leader del popolo sotterraneo fissa Guido per alcuni secondi,
poi china il capo. "Potete andare, ma non osate più ritornare da queste parti.
La sola presenza di Gambit ci riporta alla memoria eventi dolorosi".
Forzuto
non aggiunge altro e si allontana. Questa vicenda è giunta a conclusione, anche
se per Gambit avrà lunghi strascichi. A volte certi errori di gioventù sono
indelebili. Se non altro, non sentiranno più parlare della Corona del Serpente.
Da qualche parte.
La seconda Corona compare accanto alla prima. L' essere è soddisfatto: tutte le pedine stanno rispondendo ai suoi voleri e presto lui potrà rinascere. Gli atlantidei, i mutanti… forze straordinarie che rappresentano però solo la metà dell' opera. Ora tocca ai giganti di giada.
CONTINUA...